Arte, cultura e tradizioni

Casa Spadaccini

Da stazione ferroviaria a polo culturale per la valorizzazione del territorio

Vicino alla foce del rio San Girolamo, a Su Loi, la Casa Spadaccini – ora di proprietà comunale - è un edificio costruito nel 1873 con lo scopo di collegare la miniera di ferro ubicata a S’Arcu de Sant’Antoni con l’imbarcadero da dove partiva il minerale. Era la cosiddetta strada dei Genovesi per via del fatto che era una società ligure ad essere proprietaria della miniera.

La casa, che comprende un ampio corpo centrale ad un piano con un sottotetto e un portico a cinque archi che ne forma l’ingresso, e due altri edifici che erano utilizzati come fabbrica, era nata proprio come stazione di arrivo del treno che includeva oltre che la motrice a vapore anche di due vagoni contenenti quanto scavato dalla miniera.

Lo sfruttamento della miniera durò solo per un altro paio d’anni dopo la realizzazione della casa e costrinse gli allori proprietari che già possedevano anche la vicina Villa d’Orri, di unirsi a degli imprenditori del nord Italia per fondare una società agricola. Si provvide alla trasformazione della vecchia stazione in casa padronale con tanto di locali adibiti a magazzini e in abitazioni per i contadini e questo restò in essere fino agli anni Sessanta quando le terre furono destinate a nuove edificazioni e la Casa Spadaccini (nome del suo ultimo proprietario) fu abbandonata. 

Recentemente restaurata è oggi sede polifunzionale di molte realtà locali per la valorizzazione del territorio e la cultura.

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