Gli Hibiscus, fiore all'occhiello di Capoterra grazie alla passione di Rosi Sgaravatti

E’ l’Italia, la Sardegna, imprevedibile, bellissima. Quando, in un luogo tutto sembra visto, ecco che arriva l’incredibile. Capita anche a Capoterra, nell’area metropolitana di Cagliari e quindi ancor più imprevedibile: aprire una porta, metaforicamente, si intende, e vedere un giardino con centinaia di Hibiscus, tutti ordinati, messi in fila per i visitatori, un giardino spettacolare. La sua realizzazione si deve a Rosi Sgaravatti, che viene da Padova e che aveva la passione per questo fiore. Essendo del mestiere, ne aveva comprati a decine una volta che aveva visto, giustappunto a Capoterra, un posto ideale per piantarli. Il proverbio dice che da cosa nasce cosa e così è stato, con la ricerca continua e selettiva di piante da ogni parte del mondo soprattutto da Australia, sembra sia autoctona di quei posti, e poi dell’Asia. Tutti a confluire nell’area di quattromila metri quadrati per creare movimenti e vialetti, attraverso queste bellissime piante, ormai vanto di Capoterra e non solo. Siccome ormai sono passati molti anni dall'inaugurazione, avvenuta nel 2008, vi sono cresciute piante che hanno le caratteristiche della Sardegna, forgiate dal vento e dalla salinità incipiente, nuove specie che danno sempre più prestigio al Giardino. Da Rosi Sgaravatti e dalla sua azienda è comunque venuto l’impulso massimo, quello che ha affascinato anche la Società Australiana degli Hibiscus, la massima autorità in materia, che ha addirittura dato un nome ad uno degli ultimi suoi esemplari richiamando proprio il Giardino di Capoterra e la sua fondatrice. Inoltre, la passione e l'amore per i fiori e la cura del verde hanno fatto sì che Rosi Sgaravatti sia stata la prima imprenditrice ad esser nominata Presidente di Assoverde, Associazione Italiana Costruttori del Verde, che ha come mission la tutela dell'ambiente, del suolo e del paesaggio. Beh, s’è detto, questa è l’Italia della bellezza.