Arte, cultura e tradizioni

La romanica chiesa campestre di Santa Barbara de Montes

la chiesa di Santa Barbara de Montes, costruita con architettura romanica pisana nel 1280, è stata dedicata all'omonima santa che fu decapitata all'inizio del IV secolo. All'inizio del Novecento, la zona fu prescelta dai nobili di Cagliari per le loro villeggiature estive

La piccola chiesa di Santa Barbara de Montes si trova poco distante dal paese di Capoterra ai piedi dei monti capoterresi, in una zona silenziosa e immersa nella natura. Si tratta di un notevole esempio di architettura romanica pisana, eretta nel 1280 circa a spese dell’allora arcivescovo di Cagliari Gallo che seguiva la regola dei monaci agostiniani. L’aspetto originario era quello di una sala rettangolare con una sola navata e una copertura a capriate lignee, ma col tempo la chiesa ha subito numerose modifiche.

Oggi il tempio ha un’inconfondibile facciata provvista di bacini ceramici, mentre i suoi muri sono costituiti di pietre e malta rivestite con blocchi squadrati di breccia conchiglifera e calcarea. L’altare principale di marmo intarsiato ha un aspetto barocco ed è il risultato di tre diverse realizzazioni risalenti rispettivamente al 1739, al 1796 e al 1804.

Storia e leggenda si intrecciano nella chiesa di Santa Barbara de Montes: secondo la tradizione, la martire cagliaritana fu incarcerata per la sua fede tra la fine del III e l’inizio del IV secolo e condannata alla decapitazione. Pare che nel punto dove la sua testa rotolò sgorgò una sorgente, detta "Sa scabitzada” in lingua sarda, dove i monaci eressero una piccola cappella tra il XIV e il XVII secolo. Tale luogo, meta di pellegrinaggi, si trova a circa 50 metri dalla chiesa. All'inizio del Novecento, la zona intorno alla chiesa divenne la località preferita dei nobili cagliaritani che vi eressero delle deliziose ville in stile liberty, alcune delle quali tuttora esistenti.

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