L'Osservatorio astronomico di Poggio dei Pini
l'Osservatorio astronomico di Punta Sa Menta a Poggio dei Pini, attivo dal 1978 al 2013, faceva capo all'Istituto Nazionale di Astrofisica prima di essere smantellato e lasciato in abbandono; attualmente l'Università di Cagliari, ente proprietario, sta cercando un percorso per dargli una degna riqualificazione
La Sardegna è una delle regioni dove l’astrofisica è di
casa: è infatti sede di numerose strutture di osservazione, una delle quali è
stata l’Osservatorio astronomico di Capoterra,
nato nel 1978 e situato a Poggio dei
Pini, sulla cima di Punta Sa Mentaa un’altezza di circa 200 metri sul mare. La posizione della struttura, che
copriva una superficie di circa due ettari, era stata scelta perché posta sullo
stesso parallelo della sede storica di Carloforte,
aperta nel 1899. La stazione astronomica entrò a far parte dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF)
nel 2002 e infine nel 2013 venne chiusa e il personale si trasferì nella nuova
sede di Selargius, in località Cuccuru Angius.
Con la fine dell’attività, il degrado ha rapidamente preso
il controllo delle cupole e dei laboratori dove un tempo venivano osservate le
stelle, diventando il teatro preferito per bivacchi e azioni di vandalismo.
Sono stati distrutti gli infissi e le attrezzature, i muri sono stati
imbrattati e le cabine elettriche private del rame dei cavi. Attualmente, la
struttura di proprietà dell’Università
di Cagliari è in attesa di una riqualificazione ma il progetto di
riassegnazione a sede di associazioni di volontariatoche sembrava pronto a partire è poi naufragato, lasciando il luogo preda del
degrado. Nonostante questo, a Capoterra c’è ancora chi si diletta nell'osservazione
astronomica: si tratta dell'Associazione
astrofili sardi, tuttora attiva.