Il territorio

Il Rio Santa Lucia

il santa lucia è tanto breve quanto interessante per la vegetazione e le specie faunistiche. Con il suo tragitto costituisce una cerniera tra il massiccio del sulcis nell'interno e lo stagno di capoterra lungo il litorale

La Sardegna è ricca di torrenti tortuosi che hanno origine nei massicci montuosi dell’interno e, dopo essersi fatti strada tra gole profonde come canyon, raggiungono le pianure costiere prima di sfociare nel Tirreno. Uno dei maggiori della parte meridionale dell’isola attraversa il territorio di Capoterra: si tratta del Rio Santa Lucia, lungo appena venticinque chilometri ma con una portata che in alcuni periodi dell’anno raggiunge livelli ragguardevoli.

Il suo principale affluente è il Gutturu Mannu che nasce nelle montagne del Sulcis e può essere considerato quasi un "precursore” del Santa Lucia. I due corsi d’acqua si incontrano al termine dell’Oasi di Monte Arcosu; da lì il torrente si snoda attraverso la pianura del Cixerri, riceve il Rio Guttureddu, sfiora la chiesa Santa Lucia di Uta e Capoterra prima di sfociare nello stagno omonimo, una laguna ricca di biodiversità a due passi dal mare.

L’are del Rio Santa Lucia è di estremo interesse per zoologi e biologi. Lungo le sue sponde abbondano mirti e boschi di lecci e sughere, soprattutto nelle zone di Gambarussa, Is Antiogus, Fanebas e Is Pauceris, Is Castangias. Nel cielo è facile avvistare falchi pellegrini e aquile reali mentre nel sottobosco proliferano cinghiali, lepri selvatiche e nella parte collinare anche gli eleganti cervi sardi.

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