Arte, cultura e tradizioni

La chiesa di San Gerolamo de la Murta

andiamo a conoscere la piccola chiesetta campestre dedicata a san gerolamo, già esistente nel 1565 e affascinante nella sua candida semplicità. All'interno si trovano un altare in muratura, una pala d'altare e la seicentesca acquasantiera in marmo

Vi sono luoghi nelle campagne di Sardegna dove il tempo sembra essersi fermato e ogni elemento del paesaggio, anche il più apparentemente insignificante, suggerisce l’introspezione e la preghiera. La chiesa di San Gerolamo de la Murta, poco fuori Capoterra, vi si adatta perfettamente e non a caso è stata per secoli un accogliente luogo di preghiera. Oggi sappiamo, grazie a un documento conservato nell’Archivio Arcivescovile di Cagliari, che la chiesa esisteva già come luogo di eremitaggio nel 1565 ma la data di fondazione effettiva rimane ignota.

A dispetto della sua semplicità, San Gerolamo ha una storia architettonica a dir poco tormentata: fu più volte restaurata a causa dei lunghi periodi di abbandono, l’ultimo dei quali risale agli anni novanta del XX secolo. La facciata minimalista è sormontata da un minuto campanile a vela in mattoni, la cui campana in bronzo fatta fondere appositamente per la chiesa presenta bassorilievi raffiguranti la Madonna seduta in trono fra quattro cherubini.

L’interno, costituito da una sola navata con soffitti lignei, ospita la pregevole acquasantiera marmorea barocca a forma di conchiglia, risalente alla metà del Seicento. C’è anche una pala d’altare di legno intagliato dell’artista manierista Francesco Pinna, realizzata probabilmente a cavallo tra XVI e XVII secolo, e un altare in muratura con la statua del santo titolare. Attualmente la chiesa è aperta ogni giorno per l’Adorazione Perpetua del SS. Sacramento.

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