Enogastronomia

Il pane di Capoterra, eccellenza gastronomica

impastato a mano e cotto nei forni fatti di ladiri: così viene prodotto il pane di capoterra, una specialità della tradizione gastronomica sarda da gustare insieme a un cannonau e degli squisiti malloreddus

Capoterra vanta un’antica e nobile tradizione enogastronomica con numerose eccellenze fra cui si deve ricordare il pane tipico, la cui fama travalica i confini della Sardegna. Prodotto in casa fin dalla notte dei tempi, questo popolare alimento a base di semola viene impastato a mano e poi cotto nei forni composti di ladiri, ossia mattoni di terra e paglia. Il pane di Capoterra, che si presenta piuttosto croccante, è noto anche per l’alta digeribilità.

Quest’antica tradizione viene esaltata in occasione della Sagra del Pane, che si tiene ogni anno in luglio nel paese sardo. Durante questa manifestazione è possibile degustare tutte le varianti del pane tipico: fritto, con formaggio, olive, con i ciccioli di maiale detti ‘gerda’, il pani indorau, il pane civraxiu e quello alla ricotta.

Un pane come quello di Capoterra ha bisogno di un degno accompagnamento: il vino locale si presta a tal scopo, dal momento che l’offerta enologica della zona è molto varia. Fra i tanti vini di questa zona va ricordato il Nuragus di Cagliari, un bianco dal sapore delicato, il corposo rosso Cannonau di Sardegna e il famoso Vermentino di Sardegna. A questo è consigliabile aggiungere un bel piatto di malloreddus, i tipici gnocchetti sardi che rappresentano un’eccellenza di questa zona della Sardegna.

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